Tutorial sulle distribuzioni Linux Live

Panoramica sulle versioni che non necessitano di installazione. Da quelle più conosciute, come Knoppix o Ubuntu Live, a quelle meno note in grado di risiedere in una chiavetta USB

Per spiegare meglio come possa funzionare una distribuzione Live bisogna guardare all'architettura di un PC. In un computer sono presenti due tipi di memorie: le memorie centrali (ROM e RAM) e le memorie di massa (hard disk, floppy, CD/DVD, drive USB, eccetera). Il PC si avvia grazie alla ROM (Read Only Memory), quindi carica sistema operativo e programmi sulla velocissima RAM (Random Access Memory). Il punto dolente della RAM è dato dalla “volatilità”: spegnendo il PC, infatti, tutto quel che è memorizzato nella RAM viene perso ed è per questo che servono le memorie di massa per salvare i dati da riutilizzare in un secondo momento.

Windows memorizza i file che servono all'avvio del sistema operativo nell'hard disk, ma in linea teorica un computer può funzionare anche senza memorie di massa, basta solo fare in modo che tutti i file di sistema necessari vengano caricati nella RAM.

Le distribuzioni Live sfruttano esattamente questo concetto: in un CD/DVD (o in una chiave USB o in una scheda di memoria Flash) memorizzano i file di sistema, quindi questi file sono caricati nella RAM ed ecco pronto all'uso un sistema operativo senza che nulla sia stato installato nel disco fisso!

È chiaro che vi sono alcuni svantaggi. Ad esempio serve una quantità adeguata di RAM per garantire una prestazione discreta del sistema e dei programmi. In più la fase di avvio sarà lenta visto che dovrà ogni volta ripartire da zero anche per il riconoscimento hardware (purtroppo non sempre perfetto). I singoli programmi contenuti nella distribuzione, inoltre, non saranno aggiornabili a versioni più recenti salvo “aggiornare” l'intera distribuzione o installarla nell'hard disk.

I vantaggi però sono da sottolineare. Per prima cosa, non viene effettuata alcuna modifica sul PC ospitante e possiamo quindi valutare una distribuzione con piena sicurezza. Altrettanto importante è la possibilità di usare una Live su PC diversi avendo quindi sempre a disposizione il “nostro” sistema. A questo si aggiunge la possibilità (fondamentale) di memorizzare su chiavi USB (o altre memorie) i settaggi, le configurazioni e i file in modo da non perdere il lavoro fatto (difatti la RAM è una memoria volatile, mentre i dati si memorizzano solo su memorie di massa) e poter realmente portare sempre con sé tutto il necessario.
Le distribuzioni Live possono essere utilizzate anche per accedere ai dati di PC che, per qualsiasi motivo, si siano bloccati e non consentano più l'avvio del sistema operativo ufficiale.

Essendo caricate nella RAM, infatti, le Live permettono l'avvio del PC e sarà quindi possibile tentare di sistemare il danno o di salvare i dati dal momento che quasi tutte le Live consentono di vedere le partizioni del disco fisso (ricordiamo però che le partizioni NTFS sono viste in sola lettura).

 

Le distribuzioni Live scelte
PC Open vi propone 4 distribuzioni Live, scelte tra le innumerevoli presenti sul Web: Knoppix, Ubuntu Live, Damn Small Linux e Puppy Linux. Dovete scaricare da Internet le immagini ISOdelle 4 distribuzioni, pronte per essere masterizzate su un CD o su un DVD.

Una volta compiuta questa operazione è sufficiente inserire il CD/DVD nel lettore e avviare il PC. Se il BIOS del PC è configurato per controllare la presenza di un CD/DVD bootable (avviabile), il processo di avvio della distribuzione Live sarà automatico, e dovremo solo aspettare un po' di tempo (dipendente dalla quantità di memoria RAM e dal tipo di distribuzione) per avere sotto gli occhi il nuovo sistema.

Nel caso in cui l'avvio non sia automatico, dovremo agire sul BIOS per modificarne la configurazione (in genere premendo il tasto DEL) indicando al PC di esaminare, all'avvio, il lettore CD prima dell'hard disk. Fatte queste operazioni, siamo pronti per entrare nel mondo Live di GNU/Linux.

 

Knoppix è la distribuzione Live per antonomasia, sicuramente per la ricchezza e la completezza dei programmi proposti, ma ancora di più, per l'ottimo riconoscimento hardware che la rende virtualmente adatta a qualsiasi PC.
è una distribuzione che permette di usare Linux in maniera professionale (vi sono applicativi tipici dell'uso “ufficio”), memorizzando dati e configurazioni. Il desktop manager usato è KDE e, vista la dotazione software, necessita di un PC con più di 128 MB di RAM (il consiglio è di averne almeno 256).

Ubuntu Live è la versione Live di una nuova distribuzione che sta avendo un enorme successo negli ultimi tempi, e pertanto merita di essere attentamente studiata. Il riconoscimento hardware è buono, i programmi sono aggiornati alle ultime release stabili disponibili e i dati sono memorizzabili in chiavi USB. Diversamente da Knoppix, Ubuntu usa il desktop manager GNOME, pertanto se ne possono valutare le diversità. Sulla RAM vale quanto detto per Knoppix.

Damn Small Linux (DSL) e Puppy Linux, invece, perseguono una filosofia diversa dalle due precedenti. Il loro intento, infatti, è di essere molto piccole come dimensioni e di poter essere eseguite anche in computer poco potenti. Per arrivare a questi obiettivi sono costrette a fare a meno di desktop sgargianti (ma esosi in termini di risorse) e di programmi pesanti (tipo OpenOffice), ma il risultato è comunque apprezzabile visto che entrambe le distribuzioni hanno tutti i programmi fondamentali che servono. Date le loro caratteristiche hanno anche altri due vantaggi: possono essere caricate completamente nella RAM velocizzando le applicazioni e lasciando quindi libero, ad esempio, l'utilizzo del drive CD/DVD per la masterizzazione, e inoltre sono avviabili anche dai mini CD (180 MB) e dalle business card CD (circa 50 MB).
E' anche possibile, se il PC lo permette, avviare DSL e Puppy Linux direttamente da una chiave USB o da una memory card (vedere più avanti le schede della distribuzioni).